Il “Pio Stabilimento Pascucci”, è uno degli istituti scolastici più antichi della provincia di Avellino, fucina di giovani menti e con una storia centenaria.
Dionisio Pascucci nacque a Dentecane, frazione di Pietradefusi, nel 1770 e, dopo aver conseguito la laurea in legge presso l’Università di Napoli, fu nominato Procuratore Regio prima presso il Tribunale di Trani, dove conobbe e sposò Giulia dei Conti Viti di Altamura, e poi alla Corte dei Borboni. Dopo la caduta di Napoleone, la Corte fu sciolta ed egli sostò a Dentecane fino al 1832. Con la salita al trono di Ferdinando II, Pascucci ricoprì nuovamente ruoli di grande prestigio nella magistratura fino a diventare Consigliere della Suprema Corte di Cassazione. Proprio durante il periodo di residenza a Napoli, il figlio Paolo Emilio morì all’età di 24 anni. Il dolore provocato dalla tragica perdita fu fatale: Pascucci spirò nel 1852 per un colpo apoplettico. Prima di spegnersi, scrisse un testamento in cui, con parole dettate dallo sconforto, decise di donare il suo ricco patrimonio alla piccola comunità di Dentecane. Contando dell’appoggio dei Padri Barnabiti, chiese loro di fondare nel paese un “pio stabilimento a gloria di Dio e ad utile pubblico”, in memoria del figlio, a cui è tutt’ora dedicato.
La struttura doveva comprendere una Chiesa sacrata a S. Paolo e una scuola con un convitto annesso, dove tutti i giovani potessero studiare, anche se figli di genitori meno abbienti.
Nel Mezzogiorno si diffuse il desiderio collettivo di crescita culturale, una tendenza veicolata soprattutto nei paesi emarginati, esclusi dalle riforme del governo. L’ultima volontà di Pascucci di devolvere tutte le sue ricchezze alla sua comunità, quindi, non era dovuta solo a motivi personali ma anche all’esigenza di diffondere la cultura in un luogo che fino ad allora ne era privo. Nonostante la nobiltà della richiesta, il desiderio del giudice si trasformò in una causa legale. Nel testamento è evidente la volontà di trasfigurare il figlio morto nella persona morale del Pio Stabilimento, che doveva chiamarsi San Paolo, proprio come le due Case monastiche dei Barnabiti di Napoli. Fortunatamente, dopo numerosi dibattiti tra la Chiesa e gli eredi legittimi, il Tribunale chiese l’intervento del comune di Pietradefusi, che rivendicò il patrimonio per lo scopo del testore, ovvero l’istruzione dei concittadini.
Dopo quasi 30 anni, nel 1878 venne istituita la fondazione scolastica “P. E. Pascucci” con la pubblicazione di uno Statuto che riporta i motivi della creazione e la spiegazione della vittoria del Municipio nella causa di attribuzione delle ricchezze.